sabato 19 settembre 2015

LA SANTA TRINITA'

Era una poesia in origine. 
Di questi anni e giorni con te. Di cui mi porto via più strati o sensazioni.
E' tutto cambiato.
Da tempo e nel tempo. Con costanti e dolorosi atti di forza. Rendendo oggettivo e fuori di me tutto ciò che mi ha fatto male.
Mi è stato detto che fare del male all'altro è inevitabile. E che L'altro non esiste. In una virale filosofia di autoprotezione. Per annullare le scuse e nascondersi dietro all'impotenza umana. Questa impotenza umana in cui mi trovo a vivere e ad assumere. Perché mia. Che ho e spero e tento di superare ogni giorno.
Ed ora resti tu. Ti ho protetto anche dopo una separazione analitica. Voluta da me. Per rispetto? Amore?
Amore per me stessa e un passato di lavoro costante. In un' analisi dispendiosa in tutti i sensi.
Finora ho capito che l'amore, la mia grande domanda, esiste. Ma demandavo tutto ad un uomo. Un maschio. Lo avevo eletto a portatore di tutto questo mio bisogno di amore.
Per poi metterne in dubbio l'esistenza. Di questo amore.. Tanta energia, tanta fiducia, tanta forza.. Ma per l' "altro".
Non per me. Non per la mia autenticità.
Allora in questo senso, forse, l'altro, non esiste.
Anche se esistono gli altri. Gli esseri umani e gli individui diversi da noi. Con cui ci rapportiamo in un reciproco sguardo di specchi.
Io non ho studiato psicologia. C'è stato un momento in cui avrei voluto. Ma di passare per moduli ed esami imposti, non lo sentivo autentico.
Così sono andata in analisi. Un po' alla cieca. Giovanni l'ho trovato sulle pagine gialle online. E mi sono fidata di lui. Dieci anni fa. Avevo solo la fiducia da mettere in gioco oltre ai miei pochi soldi. Guadagnati con un lavoro che non mi apparteneva.
Perché la fiducia è la base di ogni rapporto. Lo è?
Ho letto Lacan. I libri che mi aveva consigliato Giovanni. E i libri di J.Hillman che semplifica tanti concetti analitici rendendo tutto più tangibile e meno riparatorio o intellettuale. L'ho trovato più onesto. Più onesto... Nel discorso.
Ho visto i films consigliati in analisi e poi ho iniziato un mio percorso. A teatro. Con la musica. Perché non sono mai stata totalmente obbediente. Una vocina mi ha sempre detto di obbedire a me stessa. E non all'altro. Forse già sospettavo che l'altro non esiste..
Volevo la verità. La mia. Chissà che non sia per quello che io abbia iniziato a fare giornalismo. E poi teatro. E mi sia buttata in una scrittura sempre più viscerale. Anche con te.
Mi trovo a scriverti perché inizialmente lo ha voluto Giovanni. E inizialmente eri una serie di parole ed argomenti poco ordinati. Alimentato da Mattia che ha preso la parte grafica di te. Ti ha vestito. Ma i contenuti sono morti e rinati per la superficialità sua. E mia. E di Giovanni. Nostra. Di un trio che non si è mai parlato. O non più. O mai più. Per ipocrisia. Per mancanza di spessore e di attenzione. Anche mia. Mancanze anche mie. Ma alla fine, chi è morta un po', sono stata io. Ma solo un po' e per per fortuna forse. E comicamente proprio nell'assenza della parola. Nessun suono di verità. O di coraggio. Ma solo apparenza. Neanche il mio. Neanche il mio coraggio.
Ora lo trovo nel riempirti di amara e sicuramente scomoda verità.
Così, in principio eri le "Comiche" per evadere alla drammaticità della mia esistenza.
Ma la verità è anche che dopo una separazione analitica, ho finto.
Non ho urlato più il mio dolore per un rapporto analitico morto nel e per un "tradimento". Non fisico, no. Sarebbe stato più semplice. Ma dell'anima. Quella quando si rompe si ricompone a tratti. Forse mai. Mai del tutto.
La mia ferita cerco di sanarla ogni giorno. Quella antica. Eppure sanguina e si vede. Anche se i miei occhi gridano amore. Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.Amore. Amore. Amore.....
 Voglio riempirti di questa parola. Perché esiste. L'amore. Anche se non se ne parla mai. O se ne parla confondendolo con la plastica. E allora brucia. E se brucia, puzza. E il mio ha puzzato. Ma se puzza e se ha puzzato è stata solo colpa mia.
Perché l'amore è un'armonia costante di desiderio da alimentare. Senza il fuoco di una passione che serve, ma muore.
Ma è un desiderio costante da alimentare e curare. Nella verità. Che sfocia nella fiducia.
Verità, Fiducia, Amore: la Santa Trinità.


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