lunedì 15 settembre 2014

Je suis ta pute!

Ho sognato Pepe. Ecco. Ancora. Lo sogno sempre. Lui è stato l'amore della mia vita. Forse l'unico significativo finora. Finora.
Nel sogno tornava in Italia. Lo incontravo in un locale. Ma lui non mi vedeva. Era con amici. Una ragazza vicina.
Io ero in una terrazza con la mia nuova vita. C'erano i miei. Othello. Lo guardavo, da lontano, dalla terrazza. Come nella vita. Che ancora lo guardo come una spia in lontananza.
Per qualche ragione al mio tavolo è ricomparso anche Mr D. Che fumava. Tranquillo e sicuro che un posto alla mia tavola l'avrebbe avuto sempre.
C'erano tanti uomini al mio tavolo eppure l'unico amato era lontano.

C'era anche Othello seduto. E' tornato nei miei giorni, con una presenza discreta e stabile. Nel sogno dichiarava il suo amore. Ma se ne andava. Si alzava dalla mia tavola dicendomi: " Non sono io il tuo amore".
Io non capivo. " Chi ami è qui". E non capivo se si riferisse a Mr D. o a Pepe.
Ma ho lasciato Mr D. al tavolo mentre Othello se ne andava. E sono andata a vedere dalla terrazza Pepe. Nel vederlo per me era chiaro che l'amore fosse lui.
Poi lo vedo andarsene su un asciugamano da spiaggia con una donna. Non bella. Meno bella di me, ma più pesante. Meno colorata. In bianco e nero, ma più pesante. Ecco. Più pesante.
E vola via con lei. Poi però lo incontro. Quando atterra e devo parlargli. Mi fa vedere un bambino. Lo prende in braccio e mi dice con il suo accento spagnolo che è suo figlio.
Dietro appare la compagna, la "moglie", quella in bianco e nero e monoespressiva.. che ne tiene in braccio un altro e se ne vanno insieme. Mi dice solo che in tutto quello ha trovato il suo equilibrio. Ma lo dice rassegnato e spento.
Andandosene io resto con la domanda di dove fosse il mio con lui.. Di dove fosse quindi il mio equilibrio con lui... tanti anni..  e del perché io abbia amato e sia stata amata da uomini che poi hanno trovato equilibrio in donne tanto diverse da me.

"Annalisa, forse tu non sei fatta per dare equilibrio. Non è una colpa e non significa che tu di equilibrio non ne abbia... significa solo che non sei una donna da sposare per fondare un nido d'infanzia in cui regredire felici".

E' Fassbinder. Si. Sempre lui. Gli scrivo domande e lui risponde con una chiarezza su di me che mi stupisce. Scioglie ogni mia paura.
Oggi siamo andati in una casa discografica io e lui. Un'etichetta indipendente. L'ho recuperato nel circolo di Oberdan e siamo andati fuori Milano. Lui con la sua macchina fotografica ed io con i miei copioni, progetti, canzoni..
Mentre guido cade il navigatore una decina di volte. Fassby ride. Io guido male e sbaglio strada. Poi parlo saltando da un argomento all'altro, ma sono serena perché sento che c'è la condivisione di un desiderio.
La casa discografica si trova in un centro commerciale che dismetteranno. C'è il senso dell'enorme e dell'abbandono.
Saliamo. C'è FabionRhett. Due musicisti. Uno è compositore e produttore.
"Uh.. FabionRhett, ma c'è un uccellino vero in mezzo a tanti manichini lì fuori!". E Fabionrhett ridendo "Si.. si.. ce l'ho io l'uccellino vero..". Ridono tutti. Anche Fassbinder che con me aveva visto l'uccellino in gabbia.. Isolato e rinchiuso in un magazzino dismesso.
Parliamo della Mala e di Bacharac. I miei progetti. Ma sulla Mala si soffermano. E su quel progetto investirebbero. In produzione e composizione di nuove musiche.
Giulio ha le idee chiare. Lascerebbe Bacharac da parte per un tempo, per concentrarsi sulla Mala.
E parlando con loro, si aprono scenari e idee. Devo mandargli via mail i testi e il copione.
Poi presento Fassby: "Lui è il fotografo di tutti i miei progetti".
Mentre andiamo via, parlo con Fassby. Lo accompagno in stazione con la kia e parliamo di arte. Gli chiedo di scrivere a quattro mani con me la Mala. Di contribuire in uno scambio di immagini. E felice risponde di si.
Stiamo a parlare quasi un'ora a Cadorna.  Rilanciamo immagini. Associazioni. Poi gli racconto di Mr D. Per spezzare il flusso.
Gli racconto che ci stiamo sentendo di nuovo. Che dice cose profonde. Che ha letto Bacharac, ma che vuole prendersi un anno sabbatico.
Non riesco ad odiarlo. Lo dico ridendo a Fassby.
Mr D. anche ieri mi ha scritto cose belle sulla mia artisticità.. su se stesso con me.. e poi ... dopo una serie di pensieri profondi, al limite dell'incredibile per lui.. ha concluso con: " Ho comprato 10 nuovi oggetti al sexyshop. Vieni qui e provateli per me".
Mi sono messa a ridere. Come stasera che mi scrive dove fossi e con chi.. e poi termina comico: " Parlami in francese.. dimmi in francese le cose che mi dicevi per farmi venire..".
"je suis ta pute
toute seule chez moi
et je m’ennuie sans toi
je me caresse la chatte avec les doigts
je suis ta pute et toi mon roi!.. "
L'inizio di una canzone erotica. "Magari questa la musichi..". Rido.
"Si. Vabbé.. mavaffanculo... Buona notte".
Tutta questa comicità... scoppia e tace dopo una giornata d'amore.

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