martedì 6 maggio 2014

Saucony Jazz

" Dove corri? Dove stai andando?". Inciampo con le mie scarpe dai tacchi alti per celare il mio 1,58 di statura. Per innalzarmi al cielo o farmi vedere. E non sentirmi sempre così piccola.
Ho le vesciche perché corro veloce a ritmo alternato e imprevedibile con le mie Saucony Jazz, ma poi metto gli stivali con i tacchi. Gli stivali forti. Per difendermi e dire all'altro: "Pungo". E non è così.
Non pungo. Non so farlo purtroppo. Non riesco ad uccidere neanche le zanzare. Ma è il mio modo primitivo di distanziarmi.

Eppure corro male ed incontro male e ho dolore, dappertutto. Eppure corro. Non so dove.
Corro verso un incontro. Per un incontro che non riesco a far avvenire.
Incontro solo il buio dei miei ricordi, anzi incontro chi annusa la mia autodistruttività per dare sfogo alla sua.
Resto incinta di un'idea e chiedo aiuto a dei becchini per partorirla che bevono il sangue dalle mie ovaie stanche.

E prima che si secchino, assorbo dagli occhi una gioventù che non ha più senso nella mia vita che è adulta e inconsapevole.
Inconsapevole del valore, del senso e del percorso.
"Dove corri? Dove stai andando?".
L'amore non risponde. Forse mi aspetta al traguardo. Devo cambiare le scarpe.




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